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A partire da uno scarto organico, un osso di seppia mangiato dagli uccelli, la sua fusione in ottone innesca attraverso il processo alchemico trasformativo della materia un rapporto dialogico tra organico e inorganico, assenza e presenza, leggerezza e gravità. Realizzato come fosse un piedistallo, sopra di esso si trova un cucciolo di Cocorita, animale che se allevato a mano non apprende la capacità di volare. I segni del tempo sono presenti sulla scultura e il volatile diventa simbolo del limite poichè ha perso la sua libertà.